Il libro "Inside Apple" di Adam Lashinsky, l'autore esamina come lavorare ad Apple non sia poi la favola della grande famiglia che Cupertino alimenta da anni nell'immaginario collettivo. E spunta che avere spie in borghese e tetre descrizioni del lavoro non sono abbastanza perché Apple a volte fa lavorare i nuovi ingegneri su prodotti falsi in misteriosi progetti. Si legge nel libro:
"Un mio amico, che è 'senior engineer' ad Apple, lavora o ha lavorato a prodotti falsi per la prima parte della sua carriera ed è stato sottoposto a colloqui per 9 mesi. E' tanto".
Insomma, un senior engineer, ovvero una persona qualificata per fare lavori importanti, costretta a perdere tempo in cose che non vedranno mai la luce perché Apple non si fida. E’ vero, la segretezza ha aiutato a costruire il fascino che l’azienda e i suoi prodotti esercitano, ma non ci dovrebbe essere un limite a questo? Sottoporre i dipendenti a peridi di prova è normale, ma fare in modo che persone vere svolgano lavori veri su prodotti falsi per una parte della loro carriera è un po’ troppo. E 9 mesi di colloqui? E’ più facile avere un figlio che sapere se si è ammessi o no a lavorare a Cupertino. Apple, forse, alla fine potrà fidarsi di loro, ma loro potranno fidarsi di Apple?(c.c.)
[Fonte: Gizmodo USA]